Ivrea

La storia della Olivetti è raccontata attraverso un’ampia selezione dei prodotti più importanti usciti dalle officine  dell’azienda. Dalle leggendarie macchine per scrivere alle calcolatrici meccaniche e elettroniche. Per concludere con i computer, settore in cui Olivetti è stata pioniera a livello globale.

Accanto al castello trecentesco, fu eretta per volere del vescovo Warmondo nel X secolo nella zona più elevata della città. Ampiamente rinnovata nel XIII e nel XVIII secolo, periodo cui si deve la facciata  classicista, la sua origine romanica è testimoniata dalle due torri campanarie e dalla vasta cripta affrescata.

Nel cuore della città, conserva le raccolte civiche e promuove iniziative espositive e culturali. La sezione archeologica, che documenta la storia di Ivrea e del territorio dal Neolitico al Medioevo, è affiancata da una collezione di arte orientale e dalle opere della collezione Guelpa-Croff: dai fondi oro del ’300 e ’400 al Bergognone, da Annibale Carracci a Giorgio de Chirico.

Plasmato dal lavoro di antichi ghiacciai, l’anfiteatro morenico che abbraccia il territorio di Ivrea è uno dei più importanti d’Europa: un patrimonio geologico e naturalistico di grande interesse che offre molte opportunità per escursioni nel verde. I laghi di origine glaciale che disegnano il paesaggio a nord della città sono protagonisti di cinque itinerari ad anello, adatti a tutti, che consentono la conoscenza delle peculiarità ambientali dell’area.

È una dolcezza brevettata la Torta 900 della storica pasticceria di Ivrea. Un orgoglio cittadino fatto di soffice pan di Spagna al cacao farcito da una crema a base di cioccolato, burro e crema pasticcera.

Sapori del territorio rivisitati con cura e passione e sguardo aperto al Mediterraneo, in un ambiente contemporaneo nel centro storico. Le erbe dell’orto di proprietà conferiscono sapori e profumi speciali ai piatti.

Nel centro storico: degustazioni al calice accompagnate da piatti freddi. Protagoniste le acciughe, con pane e burro, al verde e in un panino a forma di pesce.

In un palazzo storico nei pressi del ponte Vecchio. Quattro stanze dalle tinte calde e tenui, alcune con affaccio sulla Dora.